Piazza Vittorio Emanuele II, dominata dalla Collegata di San Gaudenzio
La piazza centrale di Varallo, dedicata a Vittorio Emanuele II primo re d’Italia, è senza dubbio il fulcro della vita sociale e la vista più celebre della città. Un tempo era detta piazza “della Caminata” oppure “delle Monache” o anche Piazza Italia. Tanti i monumenti e gli edifici che caratterizzano questo spazio: a dominare da un lato la Collegiata di San Gaudenzio, grandiosa chiesa parrocchiale costruita sulla viva roccia, con un’ampia scalinata e circondata da un arioso loggiato di 28 archi sorretti da colonne. 
Costruita probabilmente sui resti di un edificio di culto pagano, fin dal 1248 si sa che l’edificio era dotato di un portico. Ampliata e ristrutturata tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, poiché non era più in grado di accogliere tutti i fedeli che assistevano alle funzioni liturgiche. E’ solo dai primi decenni del Settecento che la Chiesa, eretta in collegiata nel 1669, subì una radicale trasformazione e un sostanziale ampliamento. All’interno, il prezioso polittico di Gaudenzio Ferrari, con numerose opere d’arte, tra cui la statua lignea della Vergine Incoronata, compatrona della città e assai venerata dai varallini.
Fino al 1934 ai piedi della collegiata sorgeva un’altra chiesa dedicata a Santa Marta, demolita per dare maggiore “aria” alla piazza nell’ambito di una completa revisione urbanistica del centro.
Sul lato opposto della piazza sorge invece il Teatro Civico: inaugurato nel 1901 con l’opera “Il Barbiere di Siviglia”, prese il posto che fu in precedenza occupato dal “Palazzo della vicinanza” luogo in cui si riuniva il Consiglio generale della Valsesia e che fin dal 1810 fu anche utilizzato come teatro.
Al centro, il monumento in marmo bianco dedicato a Vittorio Emanuele II realizzato dallo scultore Giuseppe Antonini ed inaugurato nel 1862; solo nei primi anni Duemila la statua ha ripreso il suo spazio centrale, in concomitanza con il rifacimento della pavimentazione con lastre di pietra e ciottoli.
Ai lati della piazza, il palazzo delle poste costruito negli anni Sessanta al posto dell’asilo Vietti; dall’altro lato la caserma dei Carabinieri.
Nel giardino ai piedi della Collegiata, sorge il busto dedicato al senatore Carlo Rizzetti (un tempo posizionato in piazza Calderini). 
Sotto le arcate in pietra, è posizionata la statua della Madonna di Lourdes, devozione da sempre molto sentita tra i varallini.
Piazza Vittorio è la sede di praticamente tutte le più importanti manifestazioni varalline: in ordine cronologico, gli eventi popolari del Carnevale (il falò attorno al fuoco è senza dubbio uno dei momenti più emozionanti che ospita la piazza), i tortelli di San Giuseppe, il Vitello in Piazza, la Festa della Musica, i grandiosi concerti dell’Alpàa che ospitano ogni anno decine di migliaia di persone, i Giochi in piazza, la castagnata degli Alpini, il Natale e il Capodanno in piazza.
Nel 1984 dalla balconata della Collegiata sua santità Giovanni Paolo II si è affacciato sulla piazza per salutare i varallini.
Il teatro Civico e la piazza